IL PUNTO su CERVO
– DIANO MARINA 2008
La Tenuta si presenta a Diano
Marina per la fine della stagione, con la speranza di portare a casa un
trofeo per rimpinguare una bacheca troppo vuota. Torneo articolato su tre
gironi da quattro squadre, ma ancora prima dell’inizio delle ostilità
si respira un clima da complotto-biscotto che non lascia presagire nulla di
buono. I neroverdi vengono
messi in un girone di ferro, contro
la squadra dell’organizzatore, una compagine piena zeppa di giocatori
di categoria ed una terza comunque di discreto livello.
L’esordio è di quelli da incubo: sotto
un sole cocente, Lombella
entra in campo accompagnato da quattro statue di marmo. La
Tenuta non corre, non pressa, non chiude e non punge in avanti,
in pratica non gioca; la sconfitta per 5
a 1, con Lombella sugli scudi,
parla da sola. Il bellissimo gol di Bondurri
serve solo per le statistiche.
La Tenuta decide quindi di esordire nella
seconda partita, condotta invece su buoni ritmi e conclusa con un ingiusto
pareggio a reti bianche. Lombella è quasi
inoperoso (eccezion fatta per un miracolo incredibile nel primo tempo), Coscelli guida con intelligenza la difesa, Moranzoni, Moiraghi, Dambra, Di Battista e Galetti
spingono e coprono sulle fasce, mentre Bondurri e
Di Lernia fungono da terminali offensivi. Partita
quasi perfetta ma senza reti, ed un pareggio finale che costringe la
Tenuta alla vittoria nella terza e decisiva partita, e proprio
contro questo scoglio si infrangono le speranza Carrettine, anche se forse, più che di naufragio,
sarebbe più corretto parlare di sabotaggio.
3° incontro
Fin dai primi minuti la partita si trasforma
in una caccia all’uomo, perpetrata dagli avversari in maniera
scientifica, principalmente contro la punta Bondurri,
ma comunque contro chiunque provasse ad
avvicinarsi alla loro area di rigore. Nonostante le intimidazioni di gente
che, oltre al cervello, ha notevole penuria di coglioni, vista l’incapacità di giocare a calcio
ma di trasformare detto sport in discipline più simile alla lotta greco
romana, la Tenuta riesce a segnare due
volte di seguito con un grandissimo Dambra
versione David Villa, portandosi così in vantaggio 2
a 0, con un super Coscelli che
guida la retroguardia, Bonadurri a prendere botte
e Di Battista a fungere da guastatore. Tutto procede bene finchè non accade il fattaccio: Di Lernia,
entrato al posto di Bondurri e di quello che
rimane delle sue caviglie, si libera di un avversario e, solo davanti al
portiere, viene steso nettamente, per il più
classico dei “rigore ed espulsione”. Ma la
Tenuta non aveva fatto i conti con la controfigura di Hitler e Charlie Chaplin, leggasi l’arbitro, che con la migliore
malafede di questo mondo, concede il tutto regolare, influenzato anche
dalla correttezza di Di Lernia che, in equilibrio precario, tira lo stesso sul
portiere. Sulla ripartenza, l’eroe di Bibione stende il difensore con un fallo di reazione venendo, giustamente, espulso. In inferiorità numerica, la
Tenuta capitola, ed i picchiatori accorciano le distanze,
raggiungendo poi il pareggio che condanna i neroverdi
con un tiro che passa in mezzo ad un po’ di gambe e si insacca alla sinistra di Lombella.
Tenuta eliminata
quindi, condannata da un arbitraggio scandaloso ed in perfetta malafede,
che ha concesso agli avversari di picchiare in libertà per tutta la partita. Complimenti davvero
all’organizzazione per la lealtà dimostrata. I neroverdi
tornano a casa a testa alta, consapevoli di aver dimostrato cosa vuol dire,
ancora una volta, giocare a calcio correttamente.
L’epilogo del torneo è all’insegna
del sorriso, con Lombella premiato con una targa
per le 200 presenze raggiunte con la maglia della Tenuta.
Grazie lo stesso Tenuta!!!
[Edoardo Lombella]
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13
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LOMBELLA E.
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8
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[MIGLIORE IN
CAMPO] Per
un nonnulla non raggiunge le 200 presenze con la Tenuta Carretta, ma si dimostra
all'altezza in ogni partita. Gioca praticamente
da solo la prima e, nonostante i 5 gol presi, ne evita tanti altri mentre
nei 2 successivi match conferma le sue qualità... dispiace per quei 2
tiri che si sono insaccati alle sue spalle nell'ultimo turno...
GIUSTAMENTE CAPITANO
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17
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GALETTI R.
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6
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La
prima partita è, come tutti, letteralmente spaesato, mentre la seconda
entra e fa il suo, senza brillare ma senza concedere spazio agli
avversari. L'allegria che porta in ogni occasione fa di lui l'incarnazione
dello spirito Tenuta..
UOMO SPOGLIATOIO
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21
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MOIRAGHI E.
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5,5
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L’insufficienza è per la decisione di
non scendere in campo nell'ultima partita, comprensibile ma non per
questo condivisibile, mentre nella seconda dà il suo contributo... Su di
lui si può sempre contare...
AFFIDABILITA'
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9
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DI LERNIA D.
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5,5
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Non è affatto il suo migliore
torneo, ma probabilmente patisce più di tutti il caldo... il suo piede
non è quello di Bibione, ma cerca di
arrangiarsi. La sua ultima azione è la cosa più bella del torneo, ma sul
più bello viene falciato e così perde la testa
reagendo al fallo e facendosi espellere ben 2 volte nel giro di 5 minuti,
mettendo però nei guai i suoi compagni.
COMUNQUE GIUSTIFICATO
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3
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DAMBRA C.
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7
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Spinge, copre, segna e si fa valere anche
sul piano dell'agonismo. Ha una condizione fisica spaventosa e sembra migliorare
di volta in volta. (Elisa 10: se gioca così perché c’è la Eli,
vendiamo Dambra e compriamo lei!!!)
FABIO GROSSO
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5
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MORANZONI L.
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6
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Alla prima apparizione in neroverde non sfigura affatto
anche se il caldo e una non perfetta condizione fisica non gli permettono
di esprimere pienamente il proprio valore. Chissà che non si possa rivedere in futuro...
LUCA TONI (in versione europei 2008)
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8
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COSCELLI L.
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7,5
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Dopo aver fatto il fantasma nel primo match,
nelle due successive ritorna a fare il difensore e, oltre a non uscire
più, mette a disposizione della squadra la sua prestanza fisica,
l'esperienza e la calma. Concede davvero il minimo alle punte nemiche,
anche se è sfortunato quando il tiro del
centrattacco albanese passa sotto le sue gambe e s'infila in rete per il
gol dell'eliminazione.
GIORGIO CHIELLINI
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15
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DI BATTISTA D.
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6,5
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Nella seconda e terza partita corre,
contrasta e calcia in porta.Dà una mano dietro
e aiuta in fase offensiva.
MOTORE
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11
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BONDURRI M.
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7
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Praticamente
non gioca a calcetto ma gioca a prendere calci, specialmente negli ultimi
20 minuti. E’ uno dei migliori del primo match, realizzando il primo gol nel torneo, e tiene in costante apprensione
i difensori avversari nella seconda e terza partita. E’ un peccato
non poterlo avere sempre con noi.
SPAURACCHIO
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